Ikea ritira i prodotti Mondelez (Toblerone, Oreo…)
Ci sono tante aziende che parlano di business etico e sostenibile e poi applicano il detto “Pecunia non olet” (i soldi non puzzano, riferiti agli imprenditori dell’Antica Roma che si occupavano di latrine pubbliche – paragone più che mai azzeccato). Poi ci sono invece colossi come Ikea che hanno preso una posizione chiara e netta sul conflitto in Ucraina fin dal primo giorno e prosegue tuttora con questa impostazione, oltre ad impegnarsi sempre attivamente negli aiuti all’Ucraina.
Ikea sta ritirando infatti dai suoi scaffali i prodotti Mondelez come Toblerone, Milka e Oreo in segno di supporto all’Ucraina. Mondelez infatti risulta tra le aziende considerate sponsor della guerra dal governo ucraino, in quanto non ha mai smesso di fare business in russia nonostante i crimini contro l’umanità dei quali si è macchiato questo stato terrorista. Con il suo business in russia Mondelez paga ingenti tasse al cremlino, finanziando così il prosieguo della guerra.
Per ora si tratta del ritiro di questi prodotti nei vari punti vendita Ikea solo da alcune nazioni come Svezia, Norvegia e Polonia, ma siamo sicuri che ne seguiranno presto anche altri.
In questo modo Ikea rinnova con i fatti i propositi attuati sin dall’inizio della guerra in Ucraina, dapprima con il ritiro dal mercato russo, successivamente con raccolte fondi e fornitura di beni in aiuto della popolazione ucraina e ora con un altro forte segnale tramite il ritiro dei prodotti di una delle più importanti aziende mondiali sponsor della guerra.
Anonymous Italia Team è il nostro IT Army del cuore. Il gruppo ha già all'attivo diverse operazioni contro i propagandisti filorussi italiani. E la lotta continua...
Babbel regala ai cittadini ucraini corsi di lingue gratuiti per facilitare l'integrazione
Helpware sostiene l'Ucraina aiutando i lavoratori ucraini a partecipare a progetti di business a livello internazionale.
Neighbours Art nasce con lo scopo di raccogliere fondi per l'Ucraina vendendo poster di design a tema realizzati da artisti "vicini di casa" dell'Ucraina