Sì, le sanzioni si stanno mangiando il carrello della spesa in russia
Non lo immaginerete mai, la storia dell’economia russa che regge è una colossale menzogna. Fare la spesa oggi per molti russi è diventato un privilegio. Che peccato.
Dato che la propaganda russa non fa altro che ripetere da due anni a questa parte che le sanzioni stanno impoverendo l’occidente che le ha imposte e non la russia che le subisce, siamo andati a confrontare gli attuali prezzi di prodotti di uso comune di un supermercato russo (la catena O’Key) con gli stessi prodotti venduti online dallo stesso supermercato a Novembre 2021, quindi alle soglie dell’invasione russa in Ucraina. Non lo immaginerete mai, la storia dell’economia russa che regge è una colossale menzogna. Fare la spesa oggi per molti russi è diventato un privilegio. Che peccato.
Abbiamo deciso di verificare questi aumenti con i nostri occhi anche perchè abbiamo notato che la propaganda russa deve aver commissionato a diversi influencer russi e filo-russi la realizzazione di tonnellate di video-spazzatura e articoli su come siano economici i supermercati russi e su come le sanzioni occidentali non stiano avendo alcun effetto (date un’occhiata su YouTube). Non che i giornalisti europei abbiano bisogno di queste cose, spesso gli basta riportare i comunicati stampa della TASS per chiudere l’argomento: in russia va tutto bene, in Europa tutto male. Ma è davvero ora di finirla.
I prezzi dei prodotti russi "surgelati" su Wayback Machine
Per studiare la tendenza dei prezzi dei prodotti da supermercato russi abbiamo utilizzato Wayback Machine, che ha fotografato nel suo archivio milioni di pagine web nel corso di diversi anni. In questo modo i listini prezzi sono rimasti surgelati a quando la foto è stata scattata. Noi siamo andati a ritroso fino a Novembre 2021, poco prima che il criminale internazionale putin appiccasse il fuoco della guerra nella pacifica Ucraina, scatenando le sanzioni occidentali per un isolamento economico del paese aggressore.
Abbiamo scelto di analizzare lo shop online della catena di supermercati russa O’Key perchè è uno dei pochi che non avendo bloccato l’accesso al suo sito dall’estero (molti lo hanno fatto già prima dell’invasione) è stato possibile archiviare e consultare su Wayback Machine. Non pretendiamo di essere totalmente esaustivi sull’argomento, ma sono sicuramente dati significativi sull’andamento dell’economia russa.
In russia mangiare è diventato un privilegio
L’inflazione sta mordendo eccome i consumi alimentari russi (e non solo), con aumenti da capogiro che arrivano fino a quasi il 60%, come nel caso dello zucchero. Per facilitarvi la vita e per una maggiore comprensione del fenomeno abbiamo deciso di indicarvi i prezzi già in € e non in rubli.
Dicevamo dello zucchero, bene, oggi è venduto a 1,24 €/kg contro 0,77€/kg di Novembre 2021, per un aumento del 57,24%. Mica male. Lo zucchero di canna invece ha avuto un rincaro percentualmente minore (il 27,25%) passando da 2,99€ a 3,80€ per una confezione di marca Mistral da 500g. Essendo già il costo dello zucchero di canna molto più alto dello zucchero bianco, con questo aumento immaginiamo sia diventato fuori portata per buona parte dei russi.
Altri aumenti significativi riguardano il sale. Abbiamo preso come base esattamente lo stesso prodotto, 920g di sale con macinino, stessa marca e stessa quantità oggi è venduta a 3,75€ contro 2,63€ di Novembre 2021, l’aumento è pari al 42,80%.
Passiamo ora alle uova, altro elemento base dell’alimentazione. L’aumento è del 50,77%: dieci uova semplici sono infatti passate da 0,77€ di Novembre 2021 a 1,17€ di Dicembre 2023.
Persino l’acqua in bottiglia ha subito rincari non indifferenti. In questo caso abbiamo analizzato un particolare brand che nel corso di questi due anni non è ancora scomparso dagli scaffali russi. L’acqua frizzante Holy Spring (1,5 lt) è venduta oggi a 0,62€, mentre a Novembre 2021 il prezzo si assestava su 0,49€. L’aumento in questo caso è del 27,33%. Molto alto, ma non quanto l’acqua naturale in bottiglia. Stesso brand (Holy Spring), la bottiglia di acqua naturale da 1 lt viene venduta oggi a 0,61€ mentre due anni fa il prezzo era di 0,41€ per un aumento del 50,01%!
I prodotti per una bella cenetta cara come il fuoco
L’olio extravergine di oliva Berio che è passato in soli due anni da 10,15€/lt a 15,53€/lt. L’incremento percentuale è del 53,05%
Se vivessimo in russia (grazie a Dio non è così) e decidessimo di acquistare gli ingredienti per una bella cenetta ci avvieremmo ben presto verso il nostro personale disastro economico. Una bella insalata di pomodori rosa costerebbe ben il 50,19% in più rispetto al 2021. Un kg di pomodori rosa infatti oggi è venduto a 3,15€ contro i 2,10€ di Novembre 2021. Va un po’ meglio con i peperoni, dove una confezione da 400 grammi oggi costa solo il 19,06% in più, passando da 1,71€ a 2,03€.
Forse però non sarà una buona mossa condire l’insalata con l’olio extravergine di oliva Berio che è passato in soli due anni da 10,15€/lt a 15,53€/lt. L’incremento percentuale è del 53,05%.
Passiamo alla carne, abbiamo preso tre esempi molto esplicativi e anche qui sono dolori: per 1 kg di lombo di maiale dovrete spendere il 25,07% in più (da 3,65€ a 4,56€ al kg), mentre per una buona spalla di manzo dovrete valutare di accedere ad un mutuo, essendo questo prodotto rincarato del 59,73%, passando da 5,27€/kg a 8,42€/kg.
Sempre parlando di carne ci ha stupito la sparizione a distanza di due anni del taglio più pregiato disponibile sullo shop dei supermercati russi O’Key: il filetto di manzo costava 17,66€ al kg e sappiamo quanto questa cifra possa incidere sui bassi stipendi dei russi. Oggi non si trova più in vendita online. Probabilmente sarà solo una questione di scorte, ma noi siamo inguaribili romantici e ci piace pensare che ormai sia diventato inaccessibile a quasi tutta la popolazione russa.
La cena, lo sappiamo, si conclude sempre con un buon caffè. Una confezione di Nescafè Gold da 190gr ha avuto un rincaro del 40,73%. A Novembre 2021 lo stesso prodotto costava 5,59€, oggi 7,86€.
In russia è meglio lavarsi di meno
Anche lavarsi in russia sta diventando un privilegio per pochi. Abbiamo confrontato gli stessi prodotti per l’igiene del corpo ancora presenti sugli scaffali dei supermercati russi O’Key dal 2021 ad oggi e il risultato è stato impietoso:
shampoo Elseve +52,82% (da 2,89€ a 4,41€);
shampoo Fructis +37,94% (da 2,87€ a 3,95€);
gel doccia Palmolive da 0,75lt +29,52% (da 3,99€ a 5,17€);
sapone liquido Okay da 0,45lt +37,79% (da 0,74€ a 1,01€);
I russi non hanno soldi per la carne? Che mangino patate!
Infatti se a Novembre 2021 trovavamo un kg di normalissime patate a 0,94 €/kg, oggi le troviamo, udite bene, a 0,17€ al kg, una deflazione del prezzo del 443,85%! Con questi dati ci crediamo che le statistiche sull’inflazione russa siano drogate e difficili da comprendere a livello macro.
Un caso molto strano, ma strano per davvero e in controtendenza con qualunque dato è quello delle patate. Sono apparse sul mercato alcune patate che hanno oggi un prezzo notevolmente inferiore rispetto a quello di due anni fa. Probabilmente è il classico specchietto per le allodole, un prezzo calmierato per dimostrare che in russia gli alimenti autarchici di base non sono per niente aumentati. Infatti se a Novembre 2021 trovavamo un kg di normalissime patate a 0,94 €/kg, oggi le troviamo, udite udite, a 0,17€ al kg, una deflazione del prezzo del 443,85%! Con questi dati ci crediamo che le statistiche sull’inflazione russa siano drogate e difficili da comprendere a livello macro.
Non vogliamo nemmeno sapere se quel prezzo sia dovuto al fatto che ormai quelle patate siano popolate da vermi, in questo caso si potrebbe cucinare un piatto completo, carne (di verme) e patate ad un prezzo accessibile davvero a tutti.
Prezzi impossibili per gli stipendi e le pensione russe
Una cosa è certa, con questi prezzi e questi rincari, fare la spesa al supermercato oggi per un russo medio, specialmente se pensionato, è impossibile. Se pensate che una pensione sociale in russia si aggira intorno ai 70€ mensili ed uno stipendio medio tra i 700€ e gli 800€ (dati Rosstat 2023) potete bene immaginare come possa essere la loro qualità della vita. Se prima del 24 Febbraio 2022 le condizioni era già molto difficili, ora possiamo affermare che, grazie alle sanzioni, la vita in russia per il cittadino medio sta diventando ancora più complicata. Continuiamo così!
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