Il film russo Il testimone sarà proiettato a Genova
In questo 2024, grazie all’impegno di associazioni civili e singoli cittadini la proiezione del film russo di propaganda Il testimone è stata annullata praticamente ovunque. Le previste proiezioni in programma finora a Bologna e Torino sono state cancellate. Ora è il turno di Genova, e lo scandalo sta nel fatto che come nei casi di Bologna e Torino, l’evento con la visione di questo film di disinformazione finanziato con il contributo del ministero della cultura di mosca (come ai tempi del Terzo Reich) dovrebbe tenersi presso la Sala CAP sede del CRAL dell’autorità portuale , il giorno 23 Gennaio 2024. Diciamo “dovrebbe” in quanto in precedenza diversi sindaci sono intervenuti per bloccare queste proiezioni.
La disinformazione non è semplicemente un altro punto di vista
In vista delle elezioni europee di Giugno 2023 la macchina della propaganda russa sta colpendo duro in Italia, con la presentazione di molti eventi propagandistici nascosti sotto il cappello della cultura. Il caso specifico del film russo Il testimone è emblematico. Nei comunicati delle associazioni che cercano ostinatamente di trovare uno spazio per la proiezione del film (e lo spazio lo trovano…salvo poi che gli viene giustamente revocato il permesso alla proiezione) si parla sempre di “una visione controcorrente“. Dire menzogne e replicare la propaganda di media russi come Russia Today per giustificare l’aggressione russa in Ucraina non è essere controcorrente, ma è essere bugiardi. Inventarsi delle storie e raccontarle per manipolare la realtà non è avere un punto di vista scomodo, è solo essere in malafede, è voler condizionare il pensiero di chi magari non ha solide basi sull’argomento per portarli in modo ingannevole dalla parte russa. Dato che sappiamo bene ormai che la russia è stata dichiarata uno stato terrorista e nel paese del criminale internazionale putin sono state sospese ormai da molti anni la libertà di espressione e la democrazia, possiamo affermare che cercare di avvicinarsi alla russia è un po’ come farsi male da soli.
Ma di cosa parla il film russo Il testimone? La trama è scontata e presenta agli spettatori tutti i clichè della propaganda russa che abbiamo sentito anche qui da noi a partire dal giorno dell’invasione dell’Ucraina, il 24 Febbraio 2022. Non dilunghiamoci troppo: ucraini nazisti, ucraini che commettono atti di violenza disumani e russi che devono intervenire per liberare la povera gente dal ritorno del nazifascismo di matrice ucraina. Nelle visioni proiettate in russia e bielorussia, dove peraltro il film è stato un flop clamoroso, erano presenti alla fine del film dei reminder che ricordavano al pubblico che i massacri di Bucha, Irpin e Mariupol erano stati commessi dagli stessi ucraini per incolpare i liberatori russi e manipolare l’opinione pubblica occidentale. Fate un po’ voi.
I partecipanti all'evento
Al fianco dei soliti noti Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi, che ormai non hanno più bisogno di presentazioni, animerà questa serata di propaganda il consigliere comunale di Genova Mattia Crucioli. Sulla sua pagina Facebook campeggia una bella immagine di copertina NO ALL’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA. Direi una visione indipendente degli eventi e assolutamente non di parte. Scherziamo ovvio. Gli altri contenuti presenti sulla sua pagina Facebook invece sono il solito mix di anti-occidentalismo, anti-israele, pro-palestina. Il tutto farcito da una spolveratina di teorie variopinte sulla vaccinazione anti-covid. Insomma nulla di strano.
Lo stesso Crucioli è stato eletto come coordinatore territoriale di NOI, un movimento che, citiamo testualmente “Parliamo soprattutto di Cuba, Venezuela, Nicaragua, Bielorussia, Vietnam, Repubbliche Popolari del Donbass e tanti altri oltre, ovviamente, a tutti i paesi BRICS“. Dal mondo Mattia Crucioli è tutto, linea ora al pianeta terra.
E poi non la vogliono chiamare propaganda.
Propagandisti Z e anti occidentali che piangono invocando la censura politica dei loro eventi filorussi. Ma l'Italia è un paese atlantista ed europeo, non la chiamerei censura, semmai applicazione delle regole.
Il report di META del secondo trimestre 2024 mette in evidenza alcuni dati interessanti su come agisce e quanto spende la propaganda russa online. E non ci sono buoni segnali.
Lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni riguardo all’attacco ibrido della propaganda russa in Italia e nello specifico all’affissione dei manifesti a Torino e Milano “Proteggiamo i nostri figli insieme alla Russia”
Il giorno 23 Gennaio 2024 alle ore 19 davanti all'aula magna dell'Università La Sapienza di Roma in Via Aldo Moro si terrà una manifestazione di protesta per il concerto del filorusso Romanovsky.