Modena, la manifestazione contro la propaganda russa vista tramite gli scatti di Ciro Cortellessa
Modena, la manifestazione contro la propaganda russa
20 Gennaio 2024, Modena: si tiene oggi la grande manifestazione nazionale contro la propaganda russa, che in questo inizio di 2024 ha attaccato frontalmente l’Italia con l’organizzazione di numerosi eventi di matrice filorussa. Per fortuna diversi di questi eventi sono stati annullati grazie all’intervento delle associazioni ucraine e italiane e al grido di sdegno della società civile, ma non è ancora sufficiente. La manifestazione di Modena è l’urlo non solo di una comunità, quella ucraina, ma di tutti i cittadini che non vogliono restare passivi di fronte all’insediarsi di questo fenomeno che calpesta il ricordo di chi a causa della russia del criminale internazionale putin ha visto la sua vita totalmente sconvolta e, spesso, irrimediabilmente distrutta.
Modena è stata scelta proprio perchè l’attacco all’Italia della propaganda russa è iniziata in questa città, dove doveva svolgersi un evento sulla presunta rinascita della città martire di Mariupol sotto la guida russa. L’evento, a cura di associazioni filorusse, non senza polemiche è stato cancellato.
Centinaia di persone si sono ritrovate in Piazza Matteotti, arrivate a Modena da tutte le parti d’Italia con ogni mezzo, auto, treni, pullman per gridare “NO, LA PROPAGANDA DI MOSCA NON PASSERA'”.
Ecco le foto della manifestazione a cura del fotoreporter Ciro Cortellessa.
Ciro Cortellessa e il suo reportage Vse Bude Ukraina
Sulle nostre pagine abbiamo ospitato tante storie di chi, da ogni parte del mondo dopo l’invasione su vasta scala iniziata il 24 Febbraio 2022, ha deciso di rimettersi in gioco e di aiutare l’Ucraina attraverso il proprio lavoro e la propria esperienza. Una di queste storie è quella del fotoreporter italiano (di La Spezia) dell’ENA (European News Agency) Ciro Cortellessa, che già in passato realizzò reportage fotografici in altre zone calde dell’Europa, come in Bosnia a fine anni 90 e lungo la rotta balcanica per documentare la migrazione di cittadini afghani, iracheni e siriani. In entrambi i casi grazie ai proventi derivanti dai suoi lavori è riuscito a finanziare un centro pediatrico a Tuzla (vicino a Sarajevo in Bosnia) e a raccogliere aiuti umanitari per alleviare il peso dell’infinito esodo dei migranti .
Oggi il fronte si è spostato da quei territori e in questi due anni di guerra ha raccontato l’Ucraina attraverso i suoi scatti in due reportage tematici: Vse Bude Ukraina e Unbroken.
Nel mese di Marzo 2023 il fotoreporter di La Spezia ha attraversato l’Ucraina in autobus per documentare la scia di distruzione che i russi avevano lasciato dietro di loro. La strada lo ha portato nei luoghi più tristemente famosi di questa guerra. Dal confine occidentale dell’Ucraina Cortellessa si è spostato fino a Kyiv, Bucha, Irpin e Zaporizhzhia. Le sue fotografie raccolte in Vse Bude Ukraina raccontano con profondità diversi lati della guerra in corso in Ucraina: dagli appartamenti distrutti dai missili russi dove sono rimasti abbandonati gli oggetti di tutti i giorni fino ai volti dei difensori dell’Ucraina e ai lavori che svolgevano nella loro “vita precedente”: medici, impiegati, cuochi, operai che ora hanno abbandonato la loro professione per scendere nelle trincee e difendere con tutto l’orgoglio che hanno in corpo ogni centimetro di terra della loro Ucraina.
Le foto sono bellissime e fanno riflettere. Se questo destino è capitato in dote agli ucraini, perchè non potrebbe capitare anche a noi? Che differenza c’è tra noi e loro? Le foto di Cortellessa parlano chiaro: assolutamente nessuna, da un giorno all’altro potremmo perdere tutto, casa, affetti e la nostra patria. Se dalle fotografie che compongono Vse Bude Ukraina possiamo trarre un insegnamento, crediamo sia proprio questo: non dare mai per scontato nulla, nemmeno le più piccole cose banali.
Unbroken, la speranza e la forza della rinascita
Dal suo secondo viaggio in Ucraina Cortellessa ha realizzato un nuovo set di scatti, ma con un tema assolutamente differente rispetto a quello di Vse Bude Ukraina, ma non di minore impatto. Il reportage si chiama “Unbroken” e attraverso le sue immagini ci parla di un altro volto della guerra, quello dei soldati ucraini mutilati in combattimento, impegnati nella riabilitazione nel centro Unbroken di Lviv. Gli scatti di Ciro Cortellessa riprendono il duro lavoro dei soldati che vengono aiutati dallo staff medico a riprendere la loro vita nonostante le menomazioni riportate in guerra, un supporto sia fisico che psichico di fondamentale importanza per quella che sarà l’Ucraina del domani. Il numero di mutilati in questa guerra è altissimo, e una volta che la vittoria sarà finalmente arrivata, l’Ucraina dovrà fare i conti anche con questo problema, quello dell’aiuto e dell’integrazione ai numerosi invalidi di guerra. L’aiuto che un centro come Unbroken di Lviv fornisce a questi soldati è di vitale importanza, non solo per l’immediato presente, ma anche per una reintegrazione futura nella società.
La collezione di scatti “Unbroken” di Cortellessa è candidato al World Press Photo 2024.
Ciro Cortellessa sui social
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