Il grido del fiume giallo/blu di Milano: armate l’Ucraina!

Nel terzo anno di guerra su vasta scala non basterà più gridare “Slava Ukraini”, la situazione si è evoluta, i tempi sono diventati maturi per nuove parole chiave: ARM UKRAINE NOW. 

Se abbiamo potuto manifestare la nostra solidarietà al popolo ucraino è stato solo perchè l’Ucraina sta resistendo eroicamente agli assalti dei terroristi russi, creando un argine a difesa delle nostre libertà. Ma non è sufficiente, le migliaia di persone che ieri sono scese in piazza a Milano (e in tantissime altre città italiane) hanno le idee ben precise: armare l’Ucraina ora e nella quantità necessaria per garantire la sconfitta della russia. Solo con la sconfitta militare del regime di putin sarà possibile garantire la pace in tutta l’Europa. La vittoria dell’Ucraina sulla russia sarà anche un duro colpo per le altre autocrazie e dittature che sostengono lo stato terrorista del cremlino in questo sanguinoso tentativo di ribaltare le nostre democrazie. Iran, Corea del Nord e soci ridimensioneranno le loro aspirazioni solo quando la russia sarà definitivamente sconfitta. Fatevene una ragione, con la mafia terrorista di mosca non si raggiungono accordi. Lo hanno già dimostrato, di quali altre prove avete bisogno?

Ogni vita persa ad Avdiivka, ogni goccia di sangue versata a Bakhmut, ogni metro perso dall’esercito ucraino negli ultimi mesi rappresentano il fallimento delle nostre politiche militari e di sostegno all’Ucraina. Abbiamo un debito verso ogni eroe ucraino che abbiamo commemorato il 24 Febbraio. Nel terzo anno di guerra su vasta scala non basterà più gridare “Slava Ukraini”, la situazione si è evoluta, i tempi sono diventati maturi per nuove parole chiave: ARM UKRAINE NOW. 

Se non lo facciamo, se non soddisfiamo i bisogni militari primari dell’esercito ucraino, il prossimo anno toccherà a noi vivere il terrore russo sulla nostra pelle, con la differenza che non ci sarà più nessuno ad aiutarci. E ce lo saremo meritato.