Ucraini, arrendentevi! Le disgustose parole di Papa Francesco
Se siete rimasti basiti e inorriditi per le sviolinate di Papa Francesco alla “grande madre russia” durante il meeting dei giovani cattolici russi di Agosto 2023, nell’intervista datata 9 Marzo 2023 alla Televisione Svizzera il pontefice ha sganciato un’altra bomba. Boom! State pronti perchè questa è forte davvero.
Mani in alto, siete circondati, arrendetevi
…qui si passa ad un livello successivo, è la realtà aumentata della propaganda.
Ansa riporta le parole di Francesco: “E’ più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. Oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche paese che faccia da mediatore. Nella guerra in Ucraina, ce ne sono tanti. La Turchia, si è offerta. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore“. Avete letto bene. Se avevamo parlato di propaganda con i giovani russi, beh qui si passa ad un livello successivo, è la realtà aumentata della propaganda. E’ il consiglio di un capo di stato (vabbè stato…avete capito) con una notevole influenza spirituale su milioni di cattolici, che dice, testuali parole, che l’Ucraina è ormai sconfitta e che deve alzare bandiera bianca.
Non c’è un’altra interpretazione possibile, non è solo una gaffe da parte di un ottuagenario, è un messaggio chiaro e tondo indirizzato ai fedeli cattolici di tutto il mondo: l’Ucraina ha perso.
Qui sotto trovate il video delle parole di Bergoglio (dal canale YouTube di QN che riprende il video pubblicato sul sito ANSA.it):
La propaganda russa in Vaticano
Vorrei sapere da Papa Francesco chi di preciso dovrebbe alzare bandiera bianca ed arrendersi all’aggressore: dovrebbero farlo gli eroi difensori di Azovstal? I sopravvissuti di Olenivka?
Un altro fatto ormai certo è che la propaganda russa ha invaso il Vaticano ad ogni livello. Non si prova nemmeno più a nasconderla. Sarà che il piccolo staterello con le guardie svizzere nel centro di Roma ha sempre subito una particolare fascinazione per i dittatori (Pio XII fu fortemente accusato, carte alla mano, di connivenza con le deportazioni degli ebrei durante il Reich di Hitler e Pio XI concluse gli accordi lateranensi con Mussolini), sarà che l’elezione di un Papa avviene a porte chiuse in conclave tra i membri dello stesso “partito” come nelle autocrazie, sarà che le democrazie non sono mai quindi comprese a sufficienza da parte dei reggenti del Vaticano. Saranno un sacco di cose, ma qui si è oltrepassato un limite.
Le parole di Bergoglio sono disgustose, sono la peggior propaganda da talk show serale italiano in bocca ad una delle figure più eminenti. Sono oltraggiose per tutta la comunità ucraina, una mancanza di rispetto per il coraggioso popolo ucraino e per tutte le sofferenze che sta patendo. Sono disinformazione pericolosa, un insulto ai migliaia di morti causati dall’imperialismo russo. Sono uno schifo.
Vorrei sapere da Papa Francesco chi di preciso dovrebbe alzare bandiera bianca ed arrendersi all’aggressore: dovrebbero farlo gli eroi difensori di Azovstal? I sopravvissuti di Olenivka? Dovrebbero arrendersi i milioni di ucraini che ogni giorno sono costretti a mettere in stand by la propria vita all’interno di un rifugio a causa dei bombardamenti russi? Sono gli sfollati accolti in tutto il mondo che hanno perso la loro casa e la loro vita costruita con fatica giorno dopo giorno, sacrificio dopo sacrificio?
Oppure dovrebbero essere i coraggiosi uomini e donne ucraini in prima linea a difendere l’Europa dalle tenebre russe? Gli eroi di Avdiivka e di Bakhmut che hanno rallentato per mesi l’avanzata russa rispondendo agli assalti dei terroristi del cremlino con le poche armi elemosinate dall’occidente? Forse i medici che assistono i feriti nei teatri di scontro a est del paese? Chi di preciso?
La lista è lunga.
Sarebbe importante che portasse questo messaggio di resa almeno di persona, Zelensky in passato lo ha già invitato, ma Bergoglio ha sempre trovato una scusa per non recarsi a Kyiv, mentre nel 2023 ha visitato nell’ordine (fonte il sito ufficiale del Vaticano): Dubai, Marsiglia, Mongolia, Portogallo, Congo, Sud Sudan. Capisco che sia ormai vecchio e malato, ma non ho visto molti invalidi visitare la Mongolia. E’ uno dei pochi leader a non essere andato in visita da Zelensky. Forse, alla luce di queste parole, è stato meglio così.
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