Manifestazione a Roma il 16 Aprile 2024 per lo scambio dei prigionieri di guerra ucraini

Troppo spesso i temi sulla guerra in Ucraina dimenticano una tragedia nella tragedia, quella dei difensori ucraini resi prigionieri dai terroristi russi. La diplomazia internazionale nella guerra in Ucraina ha fallito su tutta la linea, ma in questo contesto può servire ancora a qualcosa: deve dimostrarlo facendo pressioni e mediando tra Ucraina e russia per richiedere incessantemente il rilascio dei prigionieri di guerra. Lo stesso Ministero degli Esteri italiani può e deve fare di più. E’ proprio questa la richiesta che gli attivisti faranno il 16 Aprile 2024 a Roma durante la manifestazione per il rilascio dei prigionieri.

Dall’invasione su vasta scala della russia in Ucraina ci sono già stati diversi scambi tra prigionieri che ci hanno aperto gli occhi sulla ferocia e la violenza del trattamento subito dai difensori ucraini nelle carceri russe. Violenze, fame, torture, stupri, morte. Sono queste le parole che accompagnano i racconti dei sopravvissuti ucraini. E parliamo dei “fortunati”, di quelli che sono riusciti a rimanere in vita e a tornare a casa. Proprio per questo è importante fare luce su questo problema continuare ad illuminarlo con le nostre parole e con la nostra attenzione.

Emblematico è il caso dei difensori di Mariupol, che dopo la caduta della città sono stati imprigionati dai terroristi russi in condizioni estreme. Per la russia la questione Mariupol non si è mai chiusa, e la cattura dei militari ucraini che hanno eroicamente rallentato l’avanzata dei tank russi è diventata una sua questione di principio. Difficilmente sono stati inclusi negli scambi prigionieri avvenuti finora, difficilmente lo saranno nei prossimi. Per loro bisogna fare di più.