I ragazzi di una scuola di Milano usati come cavie per la propaganda russa
Non è la prima volta che la propaganda russa entra prepotentemente in un luogo istituzionale. Il fatto che per la terza volta nel giro di pochi mesi la venue prescelta sia una scuola è terrificante. Il 20 Aprile 2024 nella scuola pubblica Rinascita A. Livi di Milano i ragazzi sono stati trasformati in cavie da laboratorio per la propaganda russa in occasione della “giornata della pace”. Cinismo cosmico.
Propaganda russa nelle scuole, dobbiamo fermarla
I russi dispongono di tutto il tempo del mondo per logorarci lentamente. Noi no. Noi dobbiamo fermare la propaganda di putin adesso
I ragazzi italiani sono stati collegati in remoto con gli omonimi ucraini di una scuola nel Luhansk illegalmente occupato dai russi, con lo scopo di normalizzare il modo in cui noi europei consideriamo l’aggressore di mosca. Attenzione, qui non si parla di come vediamo i giovani ragazzi ucraini costretti a vivere in una regione occupata, loro sono vittime, ma si tratta di come vediamo e consideriamo il popolo russo aggressore e terrorista. Il collegamento è stato realizzato con l’intermediazione del solito Andrea Lucidi ed è stato riportato trionfalmente su tutti i canali X del solito gruppo di propagandisti Z. Quindi Donbass Italia, Multipolare News e tutto l’universo della propaganda social filorussa che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi.
Non ci interessa se i ragazzi hanno parlato di musica, di sport o di cos’altro. Il punto non è questo. Il punto è la strumentalizzazione cinica e oscena di questi giovani, usati come in un esperimento genetico per poter capire quanto la propaganda possa attecchire negli elementi più fragili della nostra società. Non a caso la raccapricciante foto pubblicata sui suddetti canali social con gli studenti italiani con i volti oscurati e con la bandiera della repubblica fantoccio del Luhansk la dice tutta. Chi gliela toglie ora a questi studenti l’idea che questa repubblica in realtà non esiste? Chi parlerà a questi ragazzi di Bucha, di Irpin, di Mariupol e svelerà loro chi sono i reali responsabili di questa immane tragedia? In questo caso, noi Italiani abbiamo nuovamente perso.
Nel caso della scuola Rinascita A. Livi, l’evento aveva un titolo che, a noi che combattiamo la propaganda russa ogni santo giorno, fa accapponare la pelle “Tutte le guerre sono contro i bambini. Io mi disarmo”. Eccolo il messaggio dei propagandisti mascherati da pacifisti. Eccolo il disarmo, ovviamente ucraino. Ora ci si aggiunge anche la strumentalizzazione dei bambini: “le guerre sono contro i bambini”. Certo che è così, ma chi le ha scatenate? Chi si dovrebbe disarmare invece? Siamo sempre lì, seppur già smontati con dovizia di particolari questi concetti sono ancora in circolazione, più usati che mai. Stavolta il disarmo e la pace a tutti i costi sono stati affiancati ai bambini. Un vero schifo, cinico e deplorevole.
Introdurre la propaganda russa nelle scuole è un fatto gravissimo, osceno e rivoltante. Ricordiamoci che la propaganda russa non è solo “Occidente nazista, russia buona e antifascista”, è qualcosa di più sottile, qualcosa che si prende i suoi tempi. Oggi è far disegnare a degli studenti la bandiera della repubblica fantoccio del Luhansk, domani sarà parlare con gli stessi ragazzi di come gli ucraini nazisti abbiano ucciso la loro stessa popolazione nel Donbas, dopodomani sarà farli rivoltare contro le proprie democrazie occidentali. E’ questo il percorso. I russi dispongono di tutto il tempo del mondo per logorarci lentamente. Noi no. Noi dobbiamo fermare la propaganda di putin adesso.
Non molliamo, continuiamo a portare alla luce queste porcherie
Ieri sono stati i ragazzi di Aprilia, oggi le cavie sono stati quelli di Milano. Tra tutti, però, le vittime più grandi sono i ragazzi ucraini del Luhansk, costretti ad essere un mero strumento politico in questa eterna lotta tra il bene e il male più assoluto
Questi tipi di eventi con le scuole sono già stati realizzati di recente in Italia, come il caso del liceo di Aprilia che tramite la piattaforma Openhub (finanziata con i fondi europei) e con la solita intermediazione di Lucidi aveva realizzato il collegamento con la medesima scuola nel Luhansk illegalmente occupato prima di Natale 2023. Lo scandalo portò ad interpellanze parlamentari in Italia e in Europa, con il tentativo della dirigente scolastica di cancellare con vergogna massima tutte le prove dell’evento tramite Openhub. Bene e quindi? Quindi niente! Nulla si è ancora fatto. Questo universo di propagandisti che stanno infestando l’Italia viene costantemente sottovalutato e ignorato e può operare alla luce del sole. E proprio per questo il compito di tutti gli attivisti e le associazioni ucraine e italiane che lottano per i nostri valori di libertà e democrazia è quello di indignarsi, segnalare e portare alla luce questi casi di propaganda russa. Facciamoci sentire, non molliamo, facciamo informazione, parliamone, portiamo alla luce del sole questi tentativi di destabilizzazione delle nostre democrazie e di influenza sui più fragili. Ieri sono stati i ragazzi di Aprilia, oggi le cavie sono stati quelli di Milano. Tra tutti, però, le vittime più grandi sono i ragazzi ucraini del Luhansk, costretti ad essere un mero strumento politico in questa eterna lotta tra il bene e il male più assoluto.
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