Ambulanza mitragliata a Milano. Le foto e le nostre impressioni

L’impatto visivo ed emotivo con questa ambulanza è raggelante. Per i primi minuti non si può fare a meno di restare immobili cercando di riordinare le idee. Per noi che non abbiamo mai visto un fucile se non in fotografia, ne tantomeno sapremmo come maneggiarlo, capire che qualcuno possa deliberatamente prendere di mira un mezzo di soccorso per infliggere quanto più dolore e morte possibile è uno shock, ma è questo che la russia fa quotidianamente dall’invasione su vasta scala del 24 Febbraio 2022 in Ucraina e questa ambulanza ne rappresenta testimonianza visiva e reale. Capito amici miei? Tutto questo è reale e davanti alla realtà, a questo tipo di realtà devastante e disturbante, possiamo solo tacere e sentirci degli stupidi per tutte quelle volte che abbiamo minimizzato la minaccia russa, per tutte quelle volte che abbiamo preferito rimanere in silenzio di fronte alle richieste di aiuto degli ucraini e per tutte quelle volte che abbiamo pensato che qualcosa di decente potesse uscire anche dalla russia. Ecco cosa è uscito dalla russia: un’ambulanza distrutta, un’ambulanza come quelle che vediamo tutti i giorni al lavoro sulle nostre strade, un’ambulanza che mentre noi in auto ci scansiamo per farle strada probabilmente sta salvando la vita a qualcuno.
L’ambulanza ucraina mitragliata è in un certo senso il nostro primo contatto con la guerra, la rappresentazione in “carne e ossa” di quello che potrebbe succederci se non fermiamo ora la russia, un portale dimensionale che ci trasporta a Kharkiv, dove il mezzo di soccorso è stato distrutto, a stretto contatto con i crimini di guerra dei terroristi di putin che stanno sistematicamente da due anni e mezzo violando ogni convenzione internazionale, commettendo un genocidio ben documentato e sotto gli occhi di un’opinione pubblica sempre più imbarazzante e inerte, inutile e, nel migliore dei casi, disgustosa per l’indifferenza verso la questione ucraina.