ECC-Net Italia, progetto cofinanziato UE, ha deciso che un pezzo di Ucraina è già russia
Ci segnalano che sul sito di ECC-Net Italia, European Consumer Centres Network, hanno già assegnato la Crimea e gli altri territori temporaneamente e illegalmente occupati alla russia. Se anche i soldi dell’Unione Europea, che cofinanzia questo progetto, finiscono nelle mani di chi fa propaganda per il cremlino allora siamo messi male. Scarterei il discorso della svista, perchè non esiste nessuna rappresentazione ufficiale dell’Ucraina senza i suoi territori occupati, dato che nessun referendum farsa è stato riconosciuto a livello internazionale, devi proprio volerla cercare.
Benvenuti ucraini! Questa è l'Italia
Tutti i paesi dell’Unione Europea (a parte l’Ungheria di Orban ovvio) hanno assicurato sostegno illimitato all’Ucraina per difendere la propria integrità territoriale. Peccato che poi vengano spesi soldi per progetti comuni tra i 27 come questo ECC-Net dove, almeno nella versione italiana del loro sito, la Crimea e un bel pezzo dei territori temporaneamente occupati vengono rimossi dalla mappa dell’Ucraina, immagine triste dell’efficacia della propaganda russa nel nostro paese e del disinteresse e approssimazione verso argomenti così sensibili in settori molto delicati come i servizi transfrontalieri di cui ECC-Net si occupa.
Fa male pensare che l’UE non sborsi un quattrino per chi ogni giorno fa un lavoro colossale per parlare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tragedia in atto a Kyiv e dintorni, a chi crea reti sociali per il supporto a tutti i cittadini ucraini rifugiati e non, mentre cofinanzia direttamente chi azzoppa una nazione in guerra a colpi di photoshop.
Penserete che questa sia un’esagerazione, che sarà mai! Invece sono proprio queste cose che si sommano alle centinaia di porcherie che ogni giorno i cittadini ucraini in Italia devono sopportare: manifesti di amicizia con la russia, bandiere delle repubbliche fantoccio LNR e DNR nei gazebo delle nostre città, accordi di cooperazione e beneficienza con città russe, diffusione di film e documentari della più becera propaganda. Per tacerne di molti altri.
Giorno dopo giorno i propagandisti Z si fanno sempre più sfacciati, agiscono a volto scoperto rassicurati del fatto che nessuno mai gli farà nulla. E hanno ragione.
Cos'è ECC-Net
Per spiegarvi meglio cos’è ECC-Net utilizziamo direttamente le parole riportate nel documento presente sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy:
“La European Consumer Centres Network (ECC-Net -rete dei Centri Europei dei Consumatori) è una rete europea istituita allo scopo di fornire consulenza ai consumatori sui propri diritti e assistenza nella gestione delle controversie transfrontaliere insorte nell’ambito dell’acquisto di beni e servizi nell’Unione Europea“.
Tra i servizi di ECC-Net è stato appunto aperto anche un canale di comunicazione con i cittadini ucraini in procinto di viaggiare verso l’Italia con informazioni legali e procedurali importanti da conoscere per non incappare in problematiche. Peccato che per accedere a questa sezione bisogni cliccare sulla mappa azzoppata dell’Ucraina. Insomma, almeno in questo modo gli ucraini che devono viaggiare in Italia potranno capire fin da subito in quale paese sono diretti, una nazione di filorussi e fessacchiotti. Amici ucraini, pensateci bene prima di venire da noi!
Segnalare questa anomalia all'Unione Europea
Detto questo, noi di Stand for Ukraine abbiamo già segnalato questa anomalia all’Unione Europea, dato che il progetto ECC-Net è cofinanziato proprio dall’UE, quindi con soldi nostri. Vi invitiamo a farlo anche voi sulla apposita pagina dedicata ai contatti dal sito dell’Unione. Vi terremo aggiornati su eventuali novità, intanto anche voi fatevi sentire, scrivete anche voi all’Unione Europea e denunciate questo scandalo! Non costa niente ed è un vostro diritto e, in questo caso, anche un vostro dovere.
Come in Foglie al Vento di Kaurismaki non viviamo la guerra in Ucraina sul fronte, ma la guerra è presente in un costante sottofondo alle nostre vite.
Preparare i cittadini alla guerra, aumentare le spese militari e sconfiggere la disinformazione. Il report del finlandese Niinisto parla chiaro.
Israele e Ucraina non stanno combattendo due conflitti regionali, ma sono impegnate su due fronti differenti nella stessa guerra, contro gli stessi nemici.
Alcuni chiarimenti sugli oppositori russi vanno fatti: sono inutili, non hanno alcuna idea sull'Ucraina e pensano solo al loro futuro. Bisogna abbandonarli al loro destino.