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Cavalli perdenti (Kara-Murza) e cavalli vincenti (Landsbergis)

Ci risiamo, l’occidente sta nuovamente puntando sul cavallo perdente, ignorando quello di razza che corre più veloce.

Nella conferenza stampa di Bonn in occasione del suo rilascio Kara-Murza risulta essere non solo russo (e ci mancherebbe), ma russissimo ripetendo la retorica di una immaginaria opposizione interna a putin composta da decine di milioni (!!!) di buoni russi, che la russia tornerà un paese normale e che bisogna separare il regime di putin dai cittadini comuni, chiedendo addirittura un alleggerimento delle sanzioni contro i russi “comuni” (ordinary). Insomma qui da noi in Italia si direbbe “cornuto e mazziato”, non ha ancora capito che se ha passato due anni di carcere duro lo deve proprio ai suoi cari, amati concittadini normali che ora vorrebbe salvare dalle indiscriminate sanzioni occidentali.

Al contempo nessuno si sta filando il post su X del ministro degli esteri lituano Gabrielius Landsbergis dove smentisce questa ricostruzione fantasiosa di Kara-Murza (pur non citandolo espressamente) sugli “ordinary russians” e sulla loro presunta innocenza davanti al mondo e davanti agli orrori commessi dalla russia in Ucraina.

Kara-Murza è purtroppo l'ennesimo cavallo perdente su cui scommettere

Dopo la sbornia su Julija Navalnaja all’indomani dell’assassinio di suo marito Alexei Navalny, consumata in fretta nel giro di qualche giorno, l’occidente sta provando a cavalcare di nuovo l’onda dei dissidenti russi oppositori di putin, ma anche questa volta farà un bel buco nell’acqua.
Nella conferenza di Vladimir Kara-Murza a Bonn successivamente al suo rilascio dopo lo scambio con spie e criminali di guerra russi, il dissidente non pare assolutamente essere la pedina fondamentale per un’opposizione dura alla russia. Anzi. Le sue parole sono per certi versi allucinanti e irreali. Capiamo che in due anni di carcere in russia potrebbe non avere tutte le informazioni del caso (che dovrebbe comunque aver accumulato negli anni antecedenti la sua incarcerazione), tratteggiando i contorni di una russia immaginaria dove decine di milioni di buoni russi sono contrari a putin e contrari alla guerra in Ucraina. L’avevate già sentita una cosa simile? Esatto sono le stesse parole di Julija Navalnaja all’indomani dell’omicidio del marito.
Beh fatecelo dire, questa opposizione non esiste, non è mai esistita ne mai esisterà.
Kara-Murza dovrebbe accettare il fatto che qualche decina di lettere ricevute in carcere in suo sostegno non possono essere un game changer all’interno del regime mafioso del cremlino. Sono semplicemente una minima e fisiologica reazione di un paese cronicamente malato e ormai in cancrena. Kara-Murza dovrebbe accettare la realtà, ovvero che all’interno del suo paese di 144 milioni di abitanti, NESSUNO si è mosso per la sua scarcerazione tranne pochissimi coraggiosi, proprio come fu per Navalny, se ora lui puoi parlare liberamente è proprio grazie a quei governi occidentali democratici che accusa di usare la mano troppo pesante con le sanzioni alla russia. La rivoluzione però si fa con le armi e con le persone (quelle vere non immaginate) e oggi, in russia, non c’è niente di tutto ciò e nulla si vede all’orizzonte.
Noi possiamo anche credere che non tutti i russi siano favorevoli a putin, ma sappiamo per certo che non sono in grado creare una forza decisiva per un cambio di regime, ne tantomeno essere in grado di far sentire la propria voce. Sulle motivazioni poi che spingono alcuni russi a non sostenere il loro presidente sarebbe interessante parlarne, ma questa è un’altra storia che difficilmente c’entra con l’Ucraina.

La questione delle sanzioni poi è addirittura quasi al limite del complotto, se qualcuno mi leggesse la trascrizione del passaggio in cui Kara-Murza chiede un alleggerimento delle sanzioni sui cittadini russi potrei credere che quelle parole siano state pronunciate da un Orsini, un Conte o un Salvini qualunque. E invece no. Le sanzioni contro i cittadini russi, in realtà sono ancora troppo blande. Bisogna portare il peso della guerra sui “russi ordinari”, bisogna che sentano sulla loro pelle tutto il dolore e tutto l’orrore che hanno portato in Ucraina. E bisogna farlo in fretta.
Al cronista che gli chiedeva se avesse intenzione di tornare in russia, il dissidente politico ha confermato che “tornerà, in una russia normale, una russia tornata un paese civilizzato. Il processo è già in corso, succederà molto prima di quello che pensate.”. Onestamente non so che dire, gli consiglio comunque di non tornarci per un po’ a casa dato la russia oggi è tutto fuorché un paese civilizzato.

Ora che Kara-Murza potrà avere nuovamente a disposizione web e TV consigliamo di farsi una nuova cultura sulle proteste di piazza in Georgia ed in Venezuela, dove un’opposizione viva e reale, fatta di persone comuni alle dittature esiste e si fa sentire. Quelli sono i “buoni cittadini”. Sono coloro che davanti ad un’ingiustizia scendono in piazza e rischiano la propria pellaccia contro la spietata polizia di regime. Scrivere qualche lettera ad un dissidente in carcere sarà anche un gesto coraggioso, ma tra una cosa e l’altra ne passa.
Consigliamo a Kara-Murza anche di non perdersi il film 20 Days in Mariupol e di raccogliere maggiori informazioni sugli stupri, i crimini di guerra, le violenze, le torture (quelle vere, non solo quelle psicologiche) che i “russi comuni” stanno infliggendo da due anni e mezzo ai cittadini ucraini. Avrà sicuramente modo di poter raccogliere testimonianze e storie che, se non fosse per il suo amato paese, apparterrebbero solo ai libri di storia.

A questo link troverete il video della conferenza integrale di Kara-Murza rilasciata a Bonn il 3 Agosto 2024. La fonte da cui abbiamo preso il video “Настоящее Время” è una delle poche che riporta la conferenza stampa integralmente, infatti purtroppo molte fonti occidentali hanno tagliato le dichiarazioni su Kara-Murza sull’alleggerimento delle sanzioni. Ah se volete sentire con le vostre orecchie la parte sulle sanzioni ai “russi comuni” andate avanti fino all’inizio della seconda ora di video. Grazie a YouTube potete impostare i sottotitoli con la traduzione automatica in italiano in quanto la conferenza è in inglese ed in russo.

Gabrielius Landsbergis e i russi ordinari che uccidono

Probabilmente il ministro degli esteri lituano Gabrielius Landsbergis deve essere sobbalzato dalla sedia a sentire tutta questa deferenza e interesse nei confronti di Kara-Murza e delle sue parole sulla necessità di alleggerire le sanzioni agli “ordinary russians”. Il messaggio di Landsbergis è forte, chiaro e potente e riporta alla realtà il mondo intero, la realtà della guerra voluta dai russi, da tutti i russi.

landsbergis lituania ordinary russians
Una parte del post su X del ministre degli esteri lituano

Qui sotto potete trovare sia l’originale in inglese (presente sul profilo x del ministro degli esteri lituano) che la nostra traduzione in italiano.

I would like to address the recurring question of those “ordinary Russians” who “shouldn’t be sanctioned”.
I hear talk of ordinary Russians’ innocence, but then I see ordinary Russians murdering ordinary Ukrainians.
I see ordinary Russian mothers saying goodbye to their ordinary Russian sons and wishing them good luck with their ordinary Russian war crimes.
I see ordinary Russians celebrating murder. I see ordinary Russian parents dressing up their ordinary Russian children in military uniforms and painting the letter Z on a cardboard tank costume.
I see ordinary Russians coming together to make a huge Z formation in the town square.
Ordinary Russia is sick. Healing will be a long and gruelling process which can only start when Russia, not just Putin, is defeated. Without a defeat in Ukraine, Russia will just keep spreading.
So about those “unfair” sanctions against “ordinary Russians”… Well, anything which slows down Russia’s total war machine will have ordinary Lithuanians’ support. Whatever victory takes. Slava Ukraini!”

Traduzione in italiano:
Vorrei affrontare la questione ricorrente di quei “russi comuni” che “non dovrebbero essere sanzionati”.
Sento parlare dell’innocenza dei russi comuni, ma poi vedo russi comuni uccidere ucraini comuni.
Vedo normali madri russe dire addio ai loro normali figli russi e augurare loro buona fortuna per i loro normali crimini di guerra russi.
Vedo i russi comuni celebrare l’omicidio. Vedo normali genitori russi vestire i loro normali figli russi con uniformi militari e dipingere la lettera Z su un costume da carro armato di cartone.
Vedo i russi comuni riunirsi per formare un’enorme formazione a Z nella piazza della città.
La Russia ordinaria è malata. La guarigione sarà un processo lungo ed estenuante che potrà iniziare solo quando la Russia, e non solo Putin, sarà sconfitta. Senza una sconfitta in Ucraina, la Russia continuerà ad espandersi.

Quindi, riguardo a quelle sanzioni “ingiuste” contro i “russi comuni”… Beh, qualsiasi cosa che rallenti la macchina da guerra totale della Russia avrà il sostegno dei comuni lituani. Qualunque sia la vittoria. Slava Ukraini.

Com’è che si diceva? “Darei 10 Tajani per un Landsbergis”? Era così?

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