Complotto contro l’America
Il titolo si riferisce al romanzo di Philip Roth che immaginò gli USA con il filo nazista Lindbergh, marionetta di Hitler, alla Casa Bianca al posto di Roosvelt nel 1940, un grande abbaglio che, per fortuna, fu solo un’invenzione letteraria ma che oggi con la rielezione di Trump sembra essere diventata realtà e non ci stupirebbe tra qualche mese vedere Trump stringere la mano a qualche mafioso del cremlino, come ha già fatto in anticipo Guterres dell’ONU.
Il fallimento di Biden e cosa cambia ora per l'Ucraina
Almeno possiamo levarci un peso: con l’uscita di scena dell’amministrazione Biden abbiamo la possibilità di dire liberamente che i democratici in Ucraina hanno fatto solo un gran casino. Una leadership troppo timida, decisioni sempre tardive che sono costate la vita a migliaia di civili e difensori ucraini. Una continua paura per ogni mossa strategica e per ogni fornitura di armi e una scarsissima autorità che non è stata in grado di coinvolgere i pecoroni europei a fare di più su questo fronte, tant’è che ancora oggi, a quasi tre anni da quel maledetto 24 Febbraio 2022 all’interno della NATO si discute della necessità dei vari paesi, Italia in testa, di raggiungere il misero obbiettivo del 2% del PIL in spese di difesa, mentre la russia ha nuovamente incrementato il suo budget per la guerra totale contro Kyiv. Il non essere riuscito a sconfiggere putin ha indubbiamente pesato su Biden e i democratici. La soluzione, la rielezione di Trump, non è però migliore del male stesso.
Quale scenario potrà configurarsi ora nella guerra tra mosca e Kyiv è impossibile da pronosticare, chiunque ci provi oggi o è un fanfarone o un allucinato. Trump è una scheggia impazzita e gli uomini a lui più vicini, Elon Musk ed il vice presidente JD Vance si sono già espressi chiaramente in passato in favore dei negoziati tra russia e Ucraina, negoziati che sembrano assomigliare più a una resa per Zelensky che ad una pace giusta. Tutto lascia presagire che questi personaggi con il loro scollegamento cronico dalla realtà ed il loro infantile esibizionismo possano facilmente diventare burattini nelle mani di putin.
JD Vance è sempre tra l’altro stato contrario agli aiuti militari all’Ucraina e proprio per questo i pacifisti e collaborazionisti rossobruni di tutta Europa hanno già ritrovato fiato e coraggio.
L’unica cosa che possiamo pronosticare è che nei prossimi mesi, tra la fine della presidenza Biden e l’insediamento della nuova amministrazione Trump le risorse di armi e dollari per contrastare l’offensiva russa saranno congelate o quantomeno ridotte all’osso.
Isolazionismo USA e destino di Ucraina ed Europa
In “Complotto contro l’America” di Roth un padre di famiglia ebreo incredulo del supporto del suo stesso popolo ad un antisemita come Lindbergh dice “perchè si crede che quello che dice Lindbergh non sia anche quello che pensa?”. Lo stesso possiamo ribaltarlo su Donald Trump: “perchè non crediamo che quello che Trump dice sia effettivamente quello che in realtà pensa?”. Trump ha fatto una campagna elettorale basata sull’isolazionismo degli Stati Uniti per quanto riguarda l’Ucraina, liquidando la questione sempre in poche frasi e, con la sicumera e poca lungimiranza tipica degli arricchiti, convinto di poter chiudere la faccenda in poche ore. Lui ci crede davvero, lo pensa e lo dice. Gli americani lo hanno votato anche per questo ed è davvero preoccupante. Escludendo che voglia lanciare un attacco NATO su mosca, l’alternativa per chiudere la guerra in poche ore è congelare di fatto la situazione, un congelamento però solo di Kyiv.
La palla passa in mano quindi all’Unione Europea e agli altri alleati che devono essere capaci di continuare a garantire supporto e rifornimenti all’esercito ucraino, indipendentemente dalla volontà di Washington. L’UE farà davvero questo passo? Ne dubito visti i personaggi che popolano Bruxelles e la corsa sfrenata dei vari leader europei a baciare le mani del neo presidente eletto.
Dobbiamo creare un’alternativa agli USA, costruire un’Europa davvero forte e indipendente e non solo un parco giochi per americani in vacanza. Chiamatelo sovranismo europeo, chiamatelo come vi pare, ma dobbiamo pensare a noi stessi. Non ho molta fiducia e le premesse non ci sono proprio, sia chiaro ne sono consapevole, ma sperare almeno è gratis.
Eleggere cospiratori condannati a presidente
L’elezione di Trump è comunque una sconfitta per tutti noi, il salto in un vuoto dal quale non sappiamo se e quando ne usciremo. Un vuoto di pensiero, un vuoto di ideali. Non voglio dare la colpa solo ai cittadini americani, se Trump si fosse candidato in Italia o in Francia avrebbe vinto con margini ancora più alti. Questa è stata la sconfitta del mondo libero, della democrazia e della giustizia. Società che votano in massa per cospiratori condannati penalmente, come Trump, o per nostalgici dei pieni poteri, degli uomini forti e balle varie sono destinate a periodi di oscurità e regressione. Il tempo purtroppo non è galantuomo, il tempo ti frega e noi siamo proprio nel bel mezzo di questo tempo.
Oggi non è decisamente un buon giorno, ma frignare non serve a niente. Noi dobbiamo guardare avanti, continuare con la nostra lotta, incalzare i nostri rappresentanti per richiedere con forza un sempre maggior impegno in supporto all’Ucraina. Pensare che qualcun altro farà qualcosa per noi è inutile, lo è sempre stato e sempre lo sarà . Amen.
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