Attenzione: questa non è un’esercitazione. Hacker filorussi attaccano la sanità italiana
La guerra ibrida di mosca all’Italia sale di livello: sotto attacco hacker i siti della sanità italiana. Siti web down e problemi per i pazienti ad accedere ai servizi collegati. Ma va tutto bene così, nessuno ne parla e a nessuno interessa perchè, in fondo, i missili sulle nostre teste non sono ancora caduti. Per ora.
I filorussi di ServerKillers attaccano i siti degli ospedali italiani
Venerdì 3 Gennaio 2025 il collettivo di hacker filorussi di ServerKillers ha rivendicato con un post sul loro canale Telegram gli attacchi ai siti web del settore della sanità italiana: down i siti ed alcuni servizi ad essi collegati del Policlinico Gemelli, del Policlinico Tor Vergata, dell’Istituto Europeo di Oncologia, del Salvador Mundi e altri ancora.
La rivendicazione giustifica questo attacco per il “supporto italiano all’Ucraina tramite aiuti militari” e segue di pochi giorni altri attacchi a siti istituzionali e di interesse sia pubblico che privato in Italia, come quelli che hanno messo a terra il sito del Ministero degli Esteri negli ultimi giorni del 2024.
Gli utenti dei siti di questi ospedali colpiti non hanno potuto effettuare o gestire prenotazioni, consultare referti e documentazione, con inevitabili ritardi nelle cure delle patologie. E’ possibile vista la natura dell’attacco che anche altri servizi sanitari di backend (solitamente più critici) collegati ai server in down abbiamo subito malfunzionamenti, ritardando o rendendo impossibile una diagnosi medica per i pazienti. Con la salute non si scherza, questo è un bell’avvertimento per tutti noi.
Attacchi alla sanità, pericolo per le nostre vite
Non è la prima volta che hacker filorussi hanno attaccato i servizi della sanità italiana, ma dobbiamo oggi rivalutare questi attacchi e vederli sotto un’ottica diversa. Non sono più semplici (per modo di dire) giochi da smanettoni o attacchi a scopo di risarcimento. Queste sono operazioni che fanno parte della guerra ibrida del cremlino contro le nostre democrazie occidentali, fanno parte di un quadro ben più complesso, una esplicita dichiarazione di guerra all’occidente.
Mettere in down i servizi ospedalieri è un fatto grave che può avere ripercussioni reali sulla nostra vita. Non dobbiamo più prendere alla leggera queste minacce: l’Italia dal 2024 è continuamente sotto attacco di hacker filorussi in ogni settore vitale per la nostra economia e per la nostra società: sanità, trasporti, banche e istituzioni sono state già tutte colpite. Eppure sono pochissimi a parlarne.
Noi vogliamo però essere chiari: la russia ha dichiarato già da tempo una guerra senza quartiere all’occidente e questo è solo l’inizio. Sta mettendo alla prova la nostra capacità di reazione che per ora a livello istituzionale è pressochè nulla. Quindi sotto a chi tocca, vediamo chi sarà il prossimo.
ATTENZIONE: QUESTA NON E’ UN’ESERCITAZIONE.
Meloni vede uno stallo nella guerra in Ucraina e lo descrive come raggiungimento di uno degli obbiettivi italiani. Ancora si pensa a pace e negoziati. Ma quando la finiremo?
Papa Francesco ha chiesto all'Ucraina di accettare la resa e negoziare, qui si va oltre la propaganda. Si entra in un nuovo scenario, nella connivenza con l'imperialismo russo.
Siamo andati a verificare i prezzi di diversi prodotti venduti nei supermercati in russia confrontandoli con i prezzi degli stessi prodotti prima dell'invasione dell'Ucraina, per verificare se le sanzioni occidentali funzionano. Eccome se funzionano!
Il Victory Plan di Zelensky che vorremmo: fermare putin, colpire ogni base militare in russia da Kursk a San Pietroburgo. E' questa la via per la vittoria e per la pace globale.