Vecchi in mimetica, l’Europa e la nuova geniale mossa di Zelensky
Nel balletto di opinioni più o meno contrastanti e più o meno deliranti di questi giorni attorno ai presunti negoziati per la pace in Ucraina manca l’unica vera, seria e tangibile verità che possiamo offrire al mondo: non ci sarà nessuna pace negoziata. Non ci sarà nessuna pace finchè l’Europa non si riarmerà fino ai denti e non fornirà un quantitativo decisivo di armi all’avanguardia (non rimasugli di magazzino del ’14-’18) all’esercito di Kyiv.
La pagliacciata in mimetica di putin e gerasimov nel Kursk vuol dire questo: noi siamo in guerra, che voi lo vogliate oppure no. E finchè ci sarà la russia voi non sarete al sicuro.
Trump ormai è andato, facciamocene una ragione
Il mondo prima di Trump (o meglio in mezzo a Trump 1 e Trump 2) non esiste più. Gli USA a guida MAGA odiano sia l’Ucraina che l’Europa. E profondamente.
Dietro alle parole di Trump e alle sue balle spaziali che spara ogni giorno non c’è nessun progetto e nessuno scopo secondario. Zelensky quando disse che il Presidente USA viveva nella bolla disinformativa di mosca non la stava sparando grossa, non voleva provocarlo, ha solo portato alla luce la diagnosi del problema. Trump, come putin, crede in quello che dice, crede che l’Europa sia nemica dell’America e crede che nessuno tranne lui abbia carte da giocare. Dobbiamo prenderne atto, come lo hanno fatto Macron, Starmer e Ursula Von der Leyen che stanno in tempi record riassestando l’Europa per prepararsi al peggio, o meglio per scongiurarlo.
E se possono farlo è solo per merito della geniale mossa di Zelensky che ha rispedito la palla nel campo di Trump accettando il cessate il fuoco, ben consapevole di trovarsi di fronte il No russo. Zelensky lo sapeva bene e ora, per l’ennesima volta, ha smascherato il Presidente MAGA. “Trump, ora tocca a te, se non intervieni contro la russia che è contraria ad un accordo farai la figura del pollo”. E così è stato, Trump sta facendo la figura del pollo, o del fesso se preferite (anche se avrei voluto usare altre parole). Trump non farà mai niente contro putin, dai lo sappiamo, perchè è proprio con criminali come il presidente russo che Donald si sente a suo agio, a casa sua. Non farà mai del male al suo amico vladimiro, ma è bene che tutti questa cosa possiamo vederla e riconoscerla, che tutti possiamo assistere a questa triste messinscena e farci un giudizio reale di quello che sono gli USA oggi: una potenza nucleare assoggettata agli interessi del cremlino. E se oggi lo sappiamo è grazie a Zelensky.
Comunque, Trump è andato, lo è sempre stato, e non illudetevi, non metterà alcuna sanzione “devastante” alla russia (come da lui stesso promesse) in caso di mancato accordo sul cessate il fuoco. Le uniche sanzioni devastanti alla russia possiamo metterle noi europei, assumendo una postura decisa e aggressiva. Non più colombe di pace, ma falchi da guerra.
Grazie Donald, senza di te non mi sarei mai immaginato di poter solo pensare a queste parole, ma ora questa è la realtà. Dobbiamo muoverci, dobbiamo essere duri.
Il vecchio in mimetica e la forte Europa
La risposta di putin intanto è sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che non vogliono vederla. La sceneggiata in mimetica nel Kursk non è solo una triste pagliacciata di un vecchio a caccia di anatre con lo zufolo, ma purtroppo è il messaggio visivo, tangibile ed inequivocabile che non ci sarà nessuna pace.
“Arrendersi o morire”, invito lanciato ai soldati ucraini nel Kursk, non è una frase negoziale, non è nessuno spiraglio verso il cessate il fuoco come riportato da tutta la stampa italiana. E’ la minaccia di un vecchio che non ha niente da perdere, è Hitler nel suo bunker che minaccia gli alleati di rappresaglie mentre Berlino viene rasa al suolo. E’, se vogliamo ben guardare, un invito a noi europei a serrare le fila e a colpire forte ora, quando il nemico è più debole e deve ricorrere a questi espedienti per farsi temere.
Un’Europa forte e viva come sta uscendo ora grazie al piano RearmEurope e alla nuova consapevolezza acquisita dai vertici politici dell’Unione a quanto pare fa paura alla russia, fa paura a putin. Non avrà più un vicino di casa timoroso e impaurito, ma un rivale fiero e degno di tutta la sua storia.
E’ a questo a cui dobbiamo aspirare. Dobbiamo essere noi il soggetto politico da temere, dobbiamo essere noi a dettare l’agenda al mondo, non degli anziani pazzi e bizzarri come hanno fatto finora. Ovviamente gli anziani pazzi e bizzarri sono Trump e putin. Per loro è finita.
Non c'è Europa senza Ucraina
Quando parlo di una Europa forte e temibile includo sempre anche l’Ucraina, perchè non c’è Europa senza Ucraina. E noi senza il coraggio e la forza degli ucraini non saremmo oggi nessuno, solo i camerieri al tavolo dei grandi del mondo. Il parco giochi di russi e americani.
E sia putin che Trump lo sanno ed è per questo che ci temono, è per questo che sparano balle sempre più grandi.
Non rifarò tutto il discorso su quanto l’Ucraina si sia meritata l’ingresso nell’UE e su quanto siamo stati ridicoli a non averglielo ancora concesso, questo è un dato di fatto, un discorso vecchio ma rimediabile con una nuova e forte volontà politica. Finiamola qui.
Tutte le parole spese a vanvera attorno a questi fantomatici negoziati di pace sono state superflue, sono solo tempo perso. Non si riesce a vedere oltre. Questi negoziati in realtà non esistono, per fortuna perchè non è il momento, sono una presa di tempo per non far implodere i dittatori di USA e russia, sono una presa di tempo per un posizionamento strategico e militare dell’Europa per un’Ucraina davvero libera. Qualcuno di voi crede veramente che gli ucraini dopo tutto il sangue versato e gli indicibili tormenti subiti vogliano cedere i territori occupati così come si cede un panino (cit.)? Credete veramente che gli ucraini possano accettare di essere nuovamente disarmati per subire tra pochi mesi un nuovo devastante attacco russo? Credete che Zelensky ed i suoi uomini credano a tutte queste balle? Beati voi.
Io ho una sola certezza, questo non è il tempo per i negoziati, non è il tempo per questo genere di negoziati.
Fa male dirlo, la pace è ancora lontana, ma all’orizzonte possiamo intravedere una nuova luce. E’ la luce di una nuova Europa, è la luce del risveglio e di una nuova e ancora più forte voglia di difesa, anzi di riconquista, dei nostri valori di democrazia, di giustizia, di libertà e di pace. Chi è con noi, chi vuole un’Europa forte anche militarmente e non solo a parole sarà il benvenuto. Tutti gli altri, che Dio vi abbia in gloria, forse vi siete davvero meritati di vedere quell’osceno spettacolo di un anziano russo incartapecorito nel suo costume da carnevale mimetico.
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