Cretini al telefono e la bandiera bianca su Washington
Nessuno dotato di buon senso poteva aspettarsi qualcosa dalla telefonata putin-Trump di ieri. Zero più zero infatti fa sempre zero. E quei due sono per davvero il nulla, rappresentano lo zero assoluto dell’evoluzione umana. Non sforziamoci di trovare un senso in questo giro di telefonate, se avessero usato una banana al posto del ricevitore la storia non sarebbe cambiata.
Se da settimane i team diplomatici dei due paesi hanno preparato il terreno per questo triste spettacolo i casi sono tre: o sono incapaci i diplomatici dei due dittatori o sono il niente più totale i due cretini al telefono oppure questa è una farsa, uno squallido teatrino dell’inganno. Nessuna delle ipotesi esclude le altre, quindi è più che possibile che tutte le opzioni siano vere.
Appurato ciò, rimbocchiamoci le maniche e facciamo un bagno di realtà, proprio come stanno facendo in Francia dove entro l’estate verrà distribuito un manuale di “resilienza” (mamma mia come non mi piace questo termine) per i cittadini in caso di guerra.
Collusione USA e russia
Il fatto che USA e russia siano ormai colluse è reale e tangibile. Direi che ormai i loro intenti sono gli stessi: una conquista graduale dell’Europa e l’annientamento di Kyiv. Non illudiamoci, in fondo lo sapevamo. Non è che l’agente Krasnov in campagna elettorale parlasse diversamente o promettesse chissà quali meraviglie, è sempre stato lineare nel suo disprezzo verso l’Europa e colmo di elogi per il dittatore russo. Lo sapevamo e tutto quello che è successo dal suo insediamento ne è solo la conferma.
Non voglio nemmeno entrare nel dettaglio delle richieste russe per un cessate il fuoco, è tutto talmente irricevibile e stupido che fa sembrare stupidi anche noi che ne scriviamo e voi che ne leggete. L’unica cosa di valore uscita da quella conversazione è il rilascio di 175 eroi ucraini, ma lo scambio era già stato concordato da tempo, Trump non c’entra niente.
La storia ha preso una piega inquietante che poteva essere evitata tre anni fa se l’occidente unito avesse risposto con forza e coraggio all’aggressione russa in Ucraina, ma è comunque meglio non stare a pensare a quel che poteva essere e non è stato, questa è già una colpa che ci perseguiterà fino alla tomba. Ora dobbiamo pensare che gli USA sono persi e che Trump non potrà portare alcun beneficio per la risoluzione di questa guerra che ci sta rincorrendo sempre con maggior velocità.
Trump, vive per davvero nella bolla di disinformazione come ha detto Zelensky, così come lo è putin e così come fu per Mussolini e Hitler nel nostro inglorioso passato e proprio come loro mente sapendo di mentire perchè la menzogna è l’unica verità che conosce per dissociarsi dalla realtà.
Ed è proprio su questo che i nostri leader democratici europei (e non) stanno facendo i loro calcoli, sull’incapacità di Trump di esercitare una influenza duratura ed efficace sul mondo, sulla sua incapacità di collaborare con chiunque non sia esso stesso. Tra un uomo solo ed il resto del mondo è sempre meglio scommettere sul mondo.
La spartizione dell'Europa tra USA e russia
Proprio per questo la suddivisione tra USA e russia delle influenze sul mondo, ed in particolare sull’Europa, paventate nella telefonata più inutile della storia di ieri va vista così com’è realmente, come quei discorsi geniali che si fanno da ubriachi e che non portano a niente, se non ad un mal di testa il giorno dopo.
Perchè il problema è proprio quello che dicevamo qualche riga più sù: Krasnov e putin fanno i conti senza l’oste: l’Ucraina e l’Europa non sono contemplati nei loro schemi. Ma ci sono, e sono forti e determinate.
Gli ucraini hanno passato gli ultimi tre anni tra sofferenze interminabili e sono oggi il faro del nuovo occidente e l’Europa è tornata in un mese di presidenza Trump ad una unità e chiarezza d’intenti che mai ci saremmo immaginati fino a pochissimi giorni fa. Non fare i conti con noi è semplicemente un suicidio politico. Non rispettare gli ucraini e non difendere con forza l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina non è negoziare, non è trovare una soluzione. E’ una linea politica vile e codarda. E’, in parole povere, una resa di fronte al nemico, è la famosa bandiera bianca di Bergoglio che non sventola ancora sopra Kyiv, ma oggi sta sventolando sopra Washington. Attenzione però, si può scendere sempre più in basso di così, la storia ce lo insegna.
Tutte queste mie parole, tutto questo discorso per trovare un senso dove un senso non c’è, sono permeate da un’amarezza a tratti incontenibile. Perchè per come stanno andando le cose, per la follia e la codardia di chi siede alla Casa Bianca e di chi lo asseconda (tra cui molti italiani a partire da Meloni) in Ucraina si continua a morire, si continua a combattere per la sopravvivenza della propria nazione, della propria cultura e per il proprio futuro. Si combatte e si muore per una vita normale, si compiono atti di eroismo per poter vivere domani la vita che tutti noi viviamo, più o meno felici, oggi. E queste telefonate tra cretini fanno solo perdere tempo.
Oggi, dicevamo, su Washington, ma anche sulle capitali del mondo intero che non riescono o non vogliono tenere testa al vuoto di idee e di ideali di Trump, sventola bandiera bianca. Speriamo solo di non dover veder sventolare al suo posto la bandiera con la Z. Speriamo, ma siamo su una brutta strada.
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