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Darwinismo al contrario: Witkoff da Tucker Carlson inaugura l’involuzione della specie

Tutti i principali media oggi riportano alcuni brevissimi estratti dell’intervista dell’inviato di Trump in russia, Steve Witkoff, con il megafono del cremlino negli USA Tucker Carlson. Gli stralci trascritti in tutte le agenzie si riferiscono principalmente alla necessità di elezioni nell’Ucraina in guerra (ma quando mai) e che il paese prima o poi sarà schiacciato dalla russia. Ma dice anche tanto altro. E’ stato parecchio difficile ascoltarlo fino alla fine perchè le sue parole rappresentano la fine dell’evoluzione umana e l’inizio di una grande involuzione. Se questi sono i massimi rappresentanti negli USA votati da milioni di persone è possibile che il salto all’indietro da Homo Sapiens Sapiens verso la specie di Neanderthal sia già stato fatto. Per studiare questi strani fenomeni della natura non bisogna più recarsi alle Isole Galapagos, oggi è sufficiente prendere un volo per Washington.

Cosa ha detto Steve Witkoff da Tucker Carlson sull'Ucraina

Onestamente non ha detto nessuna novità, niente di interessante o minimamente non irrilevante, d’altronde non ci aspettavamo nulla di diverso nel podcast di Tucker Carlson, dai non siamo poi così ingenui. Ogni parola di Witkoff è propaganda russa, la più pura, la più spudorata. Sono esattamente le parole che putin ripete dal giorno dell’inizio dell’invasione su vasta scala. Ogni affermazione dell’inviato USA è o una parola d’elogio verso il criminale internazionale putin (“mi piace”, “è stato gentile ad accettarmi”, “putin è un ragazzo molto intelligente” e così via) oppure una fake news che distorce eventi in realtà già confermati e appurati. Come la nota fake sulle truppe ucraine presenti nel Kursk, dove anche secondo Witkoff “ci sono migliaia di militari ucraini circondati e putin non vorrebbe fare un massacro, ha dato il suo consenso per la resa dell’esercito di Kyiv senza ucciderli“. Notizia già smentita non solo dagli osservatori esterni, ma anche dalla stessa intelligence USA. Ma la parola “intelligence” e questi USA sappiamo che sono cose agli antipodi.

Ma andiamo per ordine sulle cose orribili sputate da Witkoff in questa intervista e poi facciamo un ragionamento su cosa significano.

Nei territori occupati la popolazione ha espresso il desiderio di sottomettersi al dominio russo tramite il referendum

Prima di tutto l’inviato USA per risolvere la più grande guerra in Europa dal 1945 ad oggi non si ricorda neppure il nome delle regioni contese dalla russia “C’è il Donbas…Luhansk…e altre due...”. Questo già la dice lunga.
Sempre sui territori occupati Witkoff arriva a dire che “in quelle regioni russofone la stragrande maggioranza della popolazione ha espresso il desiderio di sottomettersi al dominio russo tramite il referendum“. In un colpo solo i referendum illegali tenuti dai russi in quegli oblast temporaneamente (e parzialmente) occupati, in una situazione di costrizione e di pericolo per la popolazione, con minacce e violenze da parte dell’esercito occupante sono diventate votazioni valide e riconosciute, almeno da Trump. Questa forse è la cosa più schifosa che ho sentito da qualche anno a questa parte e che identifica una volta per tutte la natura (dis)umana di Trump e di tutti i suoi uomini. Una gang al soldo di mosca.

Zelensky e l’Ucraina che sarà schiacciata dalla russia

Quando si interviene su Zelensky se ne parla solo in modo sprezzante, per come è stato il suo comportamento durante l’ignominiosa aggressione subita dal presidente ucraino da parte di Trump e Vance. “L’arroganza dei piccoli paesi” viene definita.
Oppure nelle celebri frasi sulle elezioni che si devono tenere in Ucraina: “Si faranno” e poi ancora “Zelensky non è in una buona posizione, l’Ucraina sarà schiacciata”.

No all’Ucraina nella NATO

Il famoso “deal”, l’accordo che sta preparando il miglior negoziatore del mondo, è infine svelato: rimozione di Zelensky tramite elezioni farsa, cessione dei territori temporaneamente occupati che “la russia sta già controllando“, no all’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Insomma, tutte le richieste di putin secondo Witkoff dovrebbero essere garantite per raggiungere l’accordo. Che poi un accordo non è, si tratta solo di una resa incondizionata di Kyiv.

La deriva putinista dell'agente Krasnov

La sensazione, che poi non è più una sensazione ma una certezza, è che l’amministrazione Trump e la russia di putin se la cantino e se la suonino da soli, immersi in una bolla disinformativa senza precedenti. Non hanno più il senso del mondo che li circonda, questa amministrazione MAGA, fatti alla mano, è in realtà una diretta emanazione del governo russo. Non c’è nemmeno più il tentativo di nascondere questa cosa. Quando si è così sfacciati ed arroganti significa che si è perso il totale controllo sull’ambiente circostante, rinchiusi in un isolazionismo totale.
Uso il termine isolazionismo non caso. In molti lo hanno contestato in questi giorni perchè gli USA stanno ovviamente mettendo il becco ovunque, dall’Ucraina a Israele fino allo Yemen. Ma l’isolazionismo di cui parlo è più astratto che reale. Per gli USA oggi non esistono alleati, non esistono visioni diverse dalla loro, non esiste altro che il desiderio di spartirsi l’influenza sul mondo con la russia. Non esiste l’Europa (che per Witkoff “sta morendo“), non esiste l’Ucraina come stato autonomo, non esistono le ragioni di nessun altro che possa bucare quella bolla in cui sono immersi.
Le parole dell’inviato USA sono oltraggiose, sono oscene, prive di fondamento con i fatti certificati e prive di razionalità.
E allora diciamo le cose come stanno: gli USA oggi sono un paese ostile al mondo democratico, non solo quello europeo, ma globale. Questi negoziati in realtà non esistono e non porteranno a nulla perchè nessun accordo sull’Ucraina può essere preso senza l’Ucraina e se sono convinti di piegare a parole un popolo che negli ultimi tre anni ha rappresentato l’estrema frontiera dell’Europa contro il brutale imperialismo russo stanno prendendo una grossa cantonata. Quando parliamo di negoziati USA-russia, quando parliamo di “big deal” di Trump o quando parliamo di resa di Kyiv, che l’Europa sta morendo e che solo loro potranno fare qualcosa, stiamo parlando del nulla perchè il nulla è l’unica cosa sul tavolo. Questo è solo l’ego smisurato di una banda di brocchi arricchiti convinti che i soldi possano comprare tutto.
E si sbagliano, perchè l’orgoglio, il coraggio, l’eroismo e la dignità che hanno dimostrato tutti gli ucraini in questi ultimi tre anni non li puoi comprare con tutte le Tesla del mondo. Non puoi schiacciare con le parole, con queste parole, un popolo che combatte tutti i giorni per la propria vita e per la propria libertà.
Libertà, questa è una parola che negli USA a quanto pare non ha più valore, ma che per gli ucraini non ha prezzo. Gli americani, anche se non hanno missili in volo contro le loro case, i loro ospedali e contro le loro scuole, oggi non sono più liberi perchè hanno deciso volontariamente di cedere questo bene prezioso ad un gruppo di pericolosi collusi con il peggior regime criminale del mondo, quello russo. Gli americani, un popolo che ho sempre ammirato ed invidiato, oggi non valgono più niente, sono l’emblema della sconfitta e della resa incondizionata, un pericoloso cancro nelle nostre democrazie da estirpare quanto prima o quantomeno da isolare per evitare metastasi letali.

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